martedì 15 luglio 2014

L'epilogo non voluto!!

Ci sono voluti quasi due mesi e mezzo per "metabolizzare" e non del tutto, i fatti del primo maggio!
Ormai sapete tutti che a Samarcanda non ci siamo arrivati e siete a conoscenza anche del motivo credo,
siccome i commenti si sono interrotti a Odessa il 29 aprile, riprenderò da li.
Il 30 aprile, dopo aver sistemato i danni alle mtoto, causati dallo "svenimento" della cicciona, le abbiamo assicurate ad un grosso albero per evitare altri inconvenienti




Dopo il ripristino delle moto, abbiamo fatto i turisti per il centro città, apprezzando bellezze architettoniche e bellezze "tettoniche" e detto tra noi in questa città c'è una gran bella gioventù!!







 Girando girando abbiamo voluto provare un caffè da un chioco ambulante.... in pratica nel cassone di un ape, hanno istallato una macchina da bar e vendono caffè spacciandolo per Italiano! Nel dubbio il buon Emanuele si è premurato di dare una dimostrazione al ragazzo che per altro era assai interessato, probabilmente, dopo gli insegnamenti del Manu,  ha  aumentato il giro d'affari del 100% rispetto alla concorrenza!!




L'aria che si respirava in quei giorni, tutto lasciava credere meno che c'era in atto uno scontro tra ribelli e forze governative a meno di 500 km da li,
La gente se ne stava  tranquillamente in giro, i locali erano pieni e tutto scorreva in maniera serena e rilassata..

Nel nostro girovagare per le vie della città, abbiamo
 incontrato due coppie di sposi intente nel fare fotografie davanti al teatro dell'opera ma a differenza di un altro amico motociclista, che viene sistematicamente invitato a pranzo, a noi non ci hanno cagato di striscio...
Probabilmente si vede lontano un chilometro che mangiamo di gusto!!


Una curiosità , a Odessa c'è la famosa scalinata che si vede nel film " La corazzata Potëmkin"  Wikipedia per saperne di più
Nella mia testa, che a volte diventa un multisala per i film che ci nascono,  immaginavo che si trovasse in una sorta di parco o magari in una zona particolare, invece sono rimasto  deluso nel vederla stretta dalla "civiltà" che avanza, alla base della scalinata c'è una strada che veicola tutto il traffico proveniente dal porto, edifici grigi insomma mezza roba ma d'altronde il progresso non guarda in faccia a nessuno e io per dispetto ho fatto la foto voltando le spalle al cemento, anche perchè è la prospettiva migliore!!



E giungiamo al 1 maggio....

La mattina ci siamo sparati una bella colazione in albergo, di quelle che i camerieri iniziano a guardarti storto e ti girano intorno come mosche!
I piani erano innanzi tutto non montare le action cam sulle moto (per evitare rotture di balle nel caso ci avessero fermato i filo russi) di arrivare a 60 km da Meriupol e fermarci per la notte, carichiamo le moto e dopo la foto di rito con il portiere dell'albergo partiamo decisi più che mai ad affrontare quel tratto di strada che ci aveva creato tanti grattacapi e indecisioni, anche se le notizie che arrivavano da Meriupol non erano confortanti ma la gente del posto continuava a rassicurarci sul fatto che a noi non avrebbero fatto e detto nulla, in più sapevamo di poter baypassare la città grazie ad una sorta di bretella esterna a centro!!
Dopo circa 200 km ci siamo fermati per mettere benzina e prendere qualcosa per il pranzo, una volta al distributore gli altri mi hanno fatto notare che ancora potevamo andare, ma io ho esordito con il dire "facciamo il pieno e poi via senza fermarci fino alla destinazione di oggi".... senza fermarci... si come no?! 

Dopo altri 50 km iniziamo a vedere i cartelli che riportavano le indicazioni per Sebastopoli, Crimea! A quel punto la mia testa ha riaperto il multisala ed ho iniziato a pensare fitto fitto ai problemi affrontati da febbraio fino al giorno della partenza, alle tante telefonate fatte in ambasciata per sapere della percorribilità di "quella" strada, 
Ci siamo fermati due volte, la prima per una foto veloce ai cartelli stradali la seconda (io) per montare la action cam davanti alla moto, fanculo ai filo russi, il bivio per la crimea lo volevo riprendere!
Ripartiamo e facciamo 5 (cinque) chilometri, viaggiando ad 80 kmh su un limite di 120, 
dovevamo solo andare dritti, passare quel bivio e proseguire verso est, ma  il multisala della mia testa aveva fatto il pienone ed io  assorto come ero nei pensieri, non ho visto l'incrocio dove avrei dovuto dare la precedenza a dx... certo, dopo più di 200km su strada con diritto di precedenza, non vai ad immaginare che di punto in bianco la perdi, specialmente se il cartello è posto "30" metri prima dell'incrocio e prima ancora non c'è una beata mazza che indichi l'incrocio pericoloso!!!! Quella che segue è la foto da google maps del suddetto incrocio e la freccia rossa indica la nostra direzione


Quando ho realizzato dove mi trovavo e cosa stava per succedere era ormai troppo tardi, e tra me e il camion che sopraggiungeva da dx c'era ormai "troppo poco spazio" 
Ho il video dell'incidente ma preferisco mettere solo alcuni fotogrammi!!











L'istinto mi ha suggerito di buttarmi sulla destra, nel tentativo (parzialmente riuscito) di sfilare il camion..
Sicuramente è stata la cosa che mi ha salvato la vita in collaborazione dell'ABS e un tot di santi scesi di corsa!! 
le conseguenze di questo incontro sono: Frattura scomposta del radio sx, ferita lacero contusa avambraccio sx, frattura scomposta dell'anulare sx, frattura composta del piatto tibiale sx, frattura decima costola sx, oltre un tot di ematomi e dolori vari! N.B. mai perso conoscenza, ricordo secondo per secondo tutta la sequenza!!
OVVIAMENTE fine del sogno.....
Nell'immediato, grazie anche al lavoro che facciamo, siamo riusciti a mantenere il sangue freddo e gestire la situazione nel migliore dei modi!!



Mentre io in ambulanza e Luca al seguito in moto, andavamo in ospedale, Emanuele era rimasto sul posto dell'incidente per gestire e seguire il tutto..
Dopo un primo controllo e le lastre di rito, mi hanno trasferito nella clinica traumatologica di Kherson dove mi hanno ricucito la ferita e operato il dito, nel frattempo Emanuele e Luca aiutati da Alessando (un amico che lavora ad Atirau) sono riusciti ad organizzare il rientro delle moto con uno spedizioniere e trovato il taxi per portarmi a Kiev da dove saremmo poi ripartiti!!
Il 5 maggio sono stato dimesso e grazie all'aiuto fornito dall'ambasciata, abbiamo potuto effettuare il dissequestro della mia moto e il mini processo nei miei confronti!
Il 7 maggio siamo ripartiti in aereo da Kiev alla volta di Roma e da li io ho proseguito verso l'ospedale di Terni.... il resto è noto!!

Perchè è successo? ovviamente perchè mi sono distratto cazzo!!
Come già detto e scritto tra amici e su alcune pagine web e a voce, la prossima volta non ci saranno tappe forzate o guerre a distrarmi, inoltre il video è altamente educativo come lo è la manica della giacca, che se non l'avessi indossata ora non avrei più il braccio sinistro!!!

In tutto sto casino mi sento in colpa nei confronti dei miei compagni di viaggio per come è andata l'avventura, in colpa verso la mia compagna Patrizia che mi sta curando e coccolando come una creatura, privandosi di tempo libero e riposo per aiutarmi, in colpa verso la mia famiglia per le preoccupazioni che hanno avuto!
Ma ringrazio Dio e i Santi che mi hanno aiutato a piegare la moto evitando l'impatto diretto! Ringrazio gli amici di fabebook e non che anche solo con una parola mi sono stati vicini e lo sono tutt'ora!!!

Una cosa è certa la ripresa sarà lunga ma..... Samarcanda è solo rinviata!!! ci arriverò nonostante tutto!!!!!!!!!