Milano e dintorni, ricordi di una splendida estate 2012


Nel 2012 il ministero si è deciso e dopo 21 anni di servizio ha detto che era giunto il momento, per me ed altri 11 pompieri perugini, di passare Capo Squadra...... Meglio tardi che mai ho pensato, poi dopo 3 lunghi mesi di corso, mi ha anche detto che per iniziare sarei dovuto andare a Milano!
Azz... Milano? Di nuovo? Anche appena entrato mi mandarono a Milano...
Il 20 giugno, nella calura che preannunciava una calda estate,  mi presento al comando pieno di dubbi e con un mucchio di pippe mentali date dal nuovo incarico e dai ricordi del 1991,




Eravamo in 6 da Perugia,  partiti di buon ora con 3 macchine e facevamo progetti e congetture su quanto ci sarebbe toccato di li a qualche ora, di fatto ci siamo ritrovati un una grande stanza insieme ai colleghi provenienti dal resto d'Italia a scegliere tra le sedi disponibili!







 Dopo 4 ore di attesa,  esce il comandante Barbèri e ci assegna turno e sede di servizio, mi rendo conto  che la mia scelta è stata accolta, sono assegnato al turno A del distaccamento cittadino di piazzale Cuoco con un altro di Perugia e uno di Arezzo,  raccolgo le mie cose e mi reco presso il distaccamento.
La caserma non è un gioiello ma "stranamente" forse complice anche la bella giornata di sole, la prima impressione è positiva e tutte le pippe mentali che mi portavo dietro, sono sparite come la nebbia al vento...



Inizio a a far conoscenza con i colleghi, sia con quelli che in caserma ci vivono,  sia con quelli che sono residenti a Milano e vivono a casa loro!!
Noto con piacere che tutti accettano di buon grado l'arrivo dei nuovi capi, i ragazzi accasermati fanno gli onori di casa e ci mostrano la camera dove avvremmo passato i mesi seguenti,


sistemo i bagagli e mi faccio un giro esplorativo per studiare la caserma.
Nell'autorimessa, che si affaccia proprio sulla piazza, ci sono due mezzi "operativi" una Autopompa e una Autoscala, più due vetture e una campagnola assegnata al capo distaccamento.
Il comando di Milano è organizzato con 5 distaccamenti cittadini ed ogni distaccamento ha i suoi mezzi "speciali" come le autoscale o le autobotti piuttosto che il carro crolli, Piazzale Cuoco ha l'Autoscala ed  in caso di bisogno va in supporto ai distaccamenti vicini! Insomma una bella organizzazione.
Proseguo il giro turistico,  vedo la palestra ricavata nelle cantine, il centralino e le varie stanze/uffici dei capi, mi soffermo a guardare le foto degli interventi più "famosi" del distaccamento, messe in bella mostra sul muro davanti l'ingresso principale, e mentre penso tra me e me, "minkia qui si che si lavora" vedo in disparte  una cartina della Lombardia gli do un occhiata e come sempre mi stupisco di quanto le Alpi siano li... vicine vicine, ad un tratto i pensieri pompieristici  svaniscone e... IDEA....Porto la moto e mi giro le montagne quà attorno!!!
Detto fatto, la prima volta che sono tornato a casa in ferie, sono "risalito" a Milano in moto!!


Il lavoro da pompiere a Milano non manca mai, anzi!  ad onor del vero, molti interventi sono semplici ed a volte quasi comici,  c'è la percentuale di quelli seri e pericolosi ma quando hai una squadra come la 38A sei in una botte di ferro!!!








I giorni passavano tra il caldo afoso di Milano, quello asciutto degli incendi e quelle bagasse delle zanzare, in grado di pizzicare da sopra le magliette!! La cosa strana era che allle 21 sparivano...... mah?!
Il buon Alfredo girava con repellenti e tovaglioli imbevuti di aceto per lenire il prurito dei pizzichi, alla fine puzzava di aceto che lo sentivi da un chilometro .
Il tempo libero ( lo smontante) lo passavo facendo giretti da turista per milano e gran bei giri in moto!
Un giretto da turista in particolare non potro mai scordarlo, con l'amico e collega Alfredo, siamo andati a visitare il museo della scienza... e mbeh? quale è la novità di visitare un museo? :-) Farlo nel giorno di chiusura ed entrando, per cause fortuite e a seguito di una errata indicazione stradale,  da un ingresso per soli addetti ai lavori e il tutto senza minimamente essere intercettati se non all'uscita, o forse sarebbe meglio dire l'ingresso,  avendo fatto il percorso "museale" a ritroso...
Di certo la vigilanza all'interno del museo non è il loro forte! :-) 


 



Poi ci sono i giri con la moto, sempre alternati alle giornate e nottate lavorative, mi dispiace solo che in alcuni casi non ho avuto modo di fare le foto....

Il lago di Como, girato praticamente tutto ..





Qualche intervento per intervallare il vagabondare in moto....




Lo Spluga..



L'addestramento in caserma..







Direzione Stelvio via lago di Garda per passare a trovare Mauro, un altro amico e collega!

















Ed altri interventi..

 





Dopo 3 mesi di queste "sofferenze" il giocattolo si è rotto, il 10 settembre siamo stati rispediti a casa e con la lacrimuccia sotto l'occhio, abbiamo salutato gli amici e siamo ripartiti...  ma non senza aver fatto una cena commemorativa! 







Tirando le somme.
Inizialmente  il distacco dal vecchio turno in centrale a Perugia, dover lasciare gli amici dopo 18 anni è stata dura, magari loro erano anche contenti di non aver più sto brontolone rompi scatole intorno. :-P
L'idea di allontanarmi da casa per "tornare" in quella Milano conosciuta a dicembre del 1991 tra la nebbia e il freddo non mi entusiasmava per niente!! All'epoca appena entrato nei Pompieri,  ero sposato e pieno di voglia di fare.... il pompiere, ma aimè venni assegnato alla sede areoportuale di Linate, dove il pompiere lo fai poco per quellomche era il mio immaginario, inoltre  mi sentivo in dovere di fare avanti e indietro ogni due giorni tra Milano e Perugia, con l'unico risultato di spendere un sacco di soldi, non dormire mai due notti nello stesso letto e rischiare l'esaurimento.
per questi ed altri motivi che non sto a raccontare, il ritorno in quel di Milano era pieno di vecchi e brutti ricordi, carichi di pregiudizi e false leggende metropolitane, avevo deciso pima di partire, che malgrado tutto sarei tornato solo quando ero di riposo, attaccandoci due turni di ferie, in pratica, per chi non è del settore, 20 gg  a Milano e 10 a casa.. non male!
Ma a volte la vita ti riserva delle lezioni, grazie alle quali rifletti ed apri la mente! E li ti rendi conto quanto i paraocchi siano dannosi riguardo al prossimo!!!
Sono bastate "poche ore",  in quella che ricordavo essere una città buia e grigia,  passate con una diversa mentalità e con occhi diversi da un tempo  per rendermi conto di quanto mi fossi sbagliato e di quanto i pregiudizi dell'epoca non mi avessero fatto vedere il bello che riserva Milano!
Morale della favola, dopo aver stressato la mia compagna per molti mesi a causa di questo trasferimento,  quando mi ha sentito allegro, pimpante e super gasato.... mi ha "giustamente" infamato alla grande! :-D
Poi come tutte le belle storie arriva la parola fine, sono tornato a Perugia felice di ricongiungermi con i miei cari, ma dispiaciuto di aver lasciato dietro le spalle tante  belle persone conosciute in quei tre mesi,
Sarà  uno dei piu bei ricordi lavorativi, e non solo, della mia vita!
I ragazzi della 38A con i quali ho avuto l'onore e il piacere di lavorare, mi hanno trasmesso delle cose nuove e spero di aver insegnato anche io qualosa a loro, anche se nutro dei dubbi! :-)
I ragazzi degli altri turni che si sono sempre prodigati per darci una mano a risolvere i problemi logistici con l'accasermamento!
Le belle persone conosciute aldi fuori della caserma
Ed in fine la gente di Milano che andavamo a soccorrere... il Rispetto che hanno per la nostra divisa, si riscontra solo in poche altre realtà!
Insomma.....
Grazie Milano!



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